Quanto è importante l’ambiente e l’esperienza reale del bambino per il suo sviluppo maturativo?
Secondo un noto psicoanalista e pediatra inglese Donald Winnicott (morto nel 1971), il ruolo della madre (le prime cure) e dell’ambiente è fondamentale per lo sviluppo del bambino e per lo strutturarsi del suo Sé.
La funzione naturale della madre, chiamata da Winnicott “preoccupazione materna primaria” offre al suo bambino quel sostegno necessario all’integrazione tra psiche e soma (personalizzazione), allo strutturarsi di una vera relazione oggettuale e di un senso di realtà. Questo sostegno (holding) insieme alla manipolazione (handling – lavare, nutrire, accarezzare, coccolare) sono essenziali all’instaurarsi di una buona relazione madre-figlio. Il bambino sarà allora in grado di superare una serie di angosce “impensabili”.

Winnicott aveva inoltre sottolineato anche l’importanza dell’esperienza e delle relazioni reali con l’ambiente per lo sviluppo maturativo del Sé. In modo da dare la possibilità di promuovere la crescita del bambino tollerando le “immaturità” che permetterebbero di conservare l’originalità, la creatività, la ricchezza e il loro processo naturale.
L’ambiente sarà positivamente decisivo alla crescita personale del bambino purché sia disponibile e facilitante, contenga l’aggressività e dia amore permettendo però al potenziale del bambino di emergere e realizzarsi e quindi diventare indipendente.
Winnicott definiva questo tipo di ambiente familiare “good enough” (abbastanza buono, più o meno buono). Secondo Winnicott non è quindi necessario un ambiente perfetto e privo di problemi (che tra l’altro probabilmente non esiste), ma un ambiente vivo, aperto al confronto, pronto ad accogliere e sostenere il bambino con i suoi desideri, le sue paure, i suoi misteri e le sue esigenze fisiche, emotive, cognitive, sociali.
“Finisce bene quel che comincia male”
dott. Gennaro Rinaldi
👶🏼💓
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Quanta verità in Winnicott, l’ho sempre adorato!
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Ciao Enza, sì è vero. Le sue idee sono molto concrete e osservabili. Concordo con te.
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“… permettendo però al potenziale del bambino di emergere e realizzarsi e quindi diventare indipendente”.
Quanta sofferenza si potrebbe evitare se si riuscisse in questo intento?!
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Diceva sempre la mia tutor quando incontravamo nell’ambulatorio dell’ASL le mamme e i padri ,:”i figli si fanno per poterli lasciare andare”. Lavorare bene sull’indipendenza, l’autostima e l’autoefficacia dei bambini quando sono piccoli è l’atto d’amore più bello che si possa fare ad un figlio.
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L’ha ripubblicato su ilpensierononlinearee ha commentato:
Quanto è importante l’ambiente e l’esperienza reale del bambino per il suo sviluppo maturativo? E quanto è importante la relazione con i genitori nelle prime fasi dello sviluppo?
Buona lettura!
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