Aggressività e apprendimento sociale

Può l’aggressività essere un comportamento sociale appreso?

Albert Bandura nella sua teoria dell’apprendimento sociale sostiene che i bambini possono apprendere l’aggressività sperimentandone le gratificazioni ma anche osservandola negli altri. Bandura sostiene infatti, che come per gli altri tipi di comportamento sociale, anche l’aggressività si può acquisire osservando il comportamento degli altri e le sue conseguenze. (nella teoria dell’apprendimento sociale Bandura sostiene che gli esseri umani apprendono il comportamento sociale per osservazione e imitazione e mediante un sistema di ricompense e punizioni).

L’esperimento di Bandura: la bambola Bobo

La scena sostanzialmente è questa: viene portato un bambino in età prescolare in una stanza. La stanza ha diversi elementi di svago. Il bambino comincia ad interessarsi ad un’attività artistica. Nella stessa stanza, ma da un’altra parte, ci sono delle costruzioni, un pupazzo di gomma gonfiabile e una mazza e c’è anche un adulto. L’adulto in questione gioca contemporaneamente al bambino usando le costruzioni per circa un minuto. Si alza, prende la mazza e per un bel po’ di minuti comincia a picchiare il pupazzo, colpendolo anche con dei calci e con dei pugni e gridando “colpiscilo sul naso, più forte…buttalo giù…un calcio!”. Il bambino assiste a questa scena dalla sua postazione. Viene poi accompagnato in un’altra stanza dove ci sono altri giocattoli molto attrattivi. Dopo circa due minuti entra nella stanza lo sperimentatore, interrompe il gioco del bimbo dicendogli che deve accompagnarlo fuori perché quelli sono i migliori giocattoli che ha e deve conservarli per altri bambini. Il bimbo viene quindi accompagnato in un’altra stanza dove sono presenti tanti altri giocattoli, ma alcuni sono stati ideati per il gioco “violento” e altri no. Tra questi ci sono ancora una volta il pupazzo di gomma e la mazza.

L’esperimento è stato condotto su diversi bambini. Divisi in tre gruppi (uno di controllo, quelli che avevano assistito alla scena dell’ “adulto violento” e quelli che invece non avevano assistito a questa scena). Il risultato è stato che i bambini che non avevano assistito alla scena violenta nella prima stanza, per quanto un po’ frustrati giocavano con tranquillità e raramente mostravano un linguaggio aggressivo; i bambini invece che avevano assistito alla scena si mostravano più aggressivi e addirittura raccoglievano la mazza e si avventavano sul pupazzo, spesso riproducendo anche gli stessi atteggiamenti e parole dell’adulto.

L’osservazione del comportamento aggressivo aveva in qualche modo ridotto le loro inibizioni e insegnato al bambino due modi per aggredire: a livello verbale e a livello fisico.

Le immagini dell’esperimento di Bandura

Bandura attraverso la sua teoria ritiene che possa essere la famiglia, l’ambiente socio-culturale e anche l’influenza dei mass-media ad esporre il bambino all’aggressività.

Ad esempio, alcuni ricercatori hanno osservato (Patterson et al,.1982 – Bandura 1979) che in genere i bambini che risultano fisicamente più aggressivi, in famiglia hanno avuto, molto probabilmente, genitori che adottavano modalità educative violente e aggressive (urla, schiaffi, percosse, offese), che potevano arrivare a veri e propri maltrattamenti. Si è potuto osservare che circa il 30% dei bambini maltrattati diventavano a loro volta maltrattanti, avendo quindi molte possibilità di diventare a loro volta genitori violenti.

Prendendo invece in considerazione l’ambiente culturale e sociale di riferimento, i bambini che vivono in contesti e comunità, immerse in sottoculture violente o in senso più ampio, vivono in un paese governato da un conflitto bellico o in uno stato caratterizzato da forti disparità economiche e sociali, saranno più predisposti ad adottare comportamenti aggressivi.

I mass media infine hanno anch’essi un ruolo rilevante nello sviluppo dell’aggressività. I media in generale hanno la facoltà di incrementare la probabilità del verificarsi di comportamenti aggressivi tra i giovani. Craig Anderson (Psicologo Sociale, 2001) afferma che l’esposizione a questa violenza veicolata dai media provoca significativi incrementi dei comportamenti aggressivi.

Bambola Bobo

Bandura sostiene che le azioni aggressive possono essere motivate da un’ampia gamma di esperienze avversive: frustrazione, insulti, dolore. Queste esperienze sollecitano a livello emotivo. I ricercatori hanno convenuto sul fatto che non è tanto la visione della scena violenta a generare violenza, ma la sollecitazione emotiva individuale e le conseguenze apprese. E’ più probabile che si generi aggressività quando si è provocati o quando una risposta di tipo aggressivo pare più sicura e gratificante.

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi

10 pensieri su “Aggressività e apprendimento sociale

  1. maxilpoeta

    di sicuro gli esempi degli adulti sono fondamentali per la vita di un bambino, chi vede ogni giorno scene di violenza sarà poi portato a farle a sua volta, chi cresce nella bontà più assoluta sarà più propenso a cercare il bene in ogni cosa. Al giorno d’oggi ci sono i social che fanno un po’ da genitori, nel senso che anche in questo caso esempi negativi portano altrettanti esempi negativi, ci vorrebbe un’educazione anche nelle scuole per frenare questi atteggiamenti che alla lunga danneggiano l’intera società..

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    1. Gennaro Autore articolo

      Sì Max, bella riflessione. La questione social è molto urgente. Preoccupa molto i genitori che spesso non riescono a gestire il tempo e la qualità di permanenza dei bambini e dei ragazzi sulle varie piattaforme. In effetti bisognerebbe informare, educare e prevenire. Oramai non si può evitare l’uso dei social ai bambini e ai ragazzi, ma possiamo fare in modo che ne facciano un uso consapevole e non arrivino ad abusarne.

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  2. Paquerite

    Ciao Gennaro,
    E purtroppo penso che funzioni anche con altri comportamenti violenti, tossici o devianti come esporre con noncuranza film pornografici alla vista di un bambino, ne conosco alcuni che non ne sono usciti indenni.
    Le vite personali e sessuali di queste persone sono influenzate e danneggiate …
    Articolo molto buono e molto interessante
    Buona giornata a te Gennaro

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    1. Gennaro Autore articolo

      Ciao Corinne. Si è vero, anche la visione di contenuti pornografici, in particolare quelli in cui sono simulate violenze verbali e violenze sessuali, possono indurre comportamenti violenti degli uomini nei confronti delle donne e possono distorcere la percezione di come le donne solitamente rispondono alla coercizione sessuale. Sono stati fatti diversi studi a riguardo a partire dagli anni ’80 fino a studi più recenti del 2000- 2009. E tutti questi studi hanno portato più o meno alle stesse conclusioni. Grazie per il tuo intervento e buona serata!

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    1. Gennaro Autore articolo

      Ciao, buongiorno. Nello studio di Bandura, quello con la bambola Bobo, pare non ci siano differenze tra i sessi. Sia i bimbi maschi che le femmine, che avevano assistito alla scena dell’adulto che picchiava e aggrediva verbalmente la bambola, avevano dopo un comportamento imitativo. Sfogavano la propria frustrazione sulla bambola emulando l’adulto. Forse solo il modo di esperire l’aggressività può avere qualche piccola differenza tra maschi e femmine, ma è comunque molto simile(come si può vedere anche nel video).

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  3. minghina55

    Brutta storia, noi adulti ci dimentichiamo spesso che facciamo da specchio ai bambini poi ci lamentiamo e, nel nostro gergo diciamo “ma e chi e pigliat?” dovremmo farci molto spesso l’esame di coscienza. Un pensiero a coloro che sfornano giochi elettronici sempre più violenti, cartoni animati, programmi TV, tutto pensato non a norma di bambini , ma so che tocchiamo un argomento spinoso fatto di interessi finanziari,” share” televisivi e non ho risposte.
    Grazie dell’interessante articolo.

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    1. Gennaro Autore articolo

      Ciao Minghina. Osservazioni condivisibili le tue. L’aspetto che riguarda i videogiochi, i social, i video e le tv è molto complesso e pieno di sfaccettature, probabilmente lo tratteremo nelle prossime settimane. Grazie a te per il commento.

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