The Circle: quando il destino è nelle mani dell’Altro.

In questi giorni mi è capitato di mettere ordine tra le cartelle cliniche. Nel far ciò mi è ritornato tra le mani un vecchio (ma non troppo) caso, in cui un ragazzo era ossessionato dai reality tanto da fare continui provini per “uscire finalmente in televisione”. In quel periodo mi capitò di trovare su Netflix un nuovo reality dal nome “The Circle”. Voglio condividere con voi, stasera, le riflessioni a cui mi abbandonai dopo la sua visione. Buona Lettura.

ilpensierononlineare

Salvo ulteriori specificazioni, Fonte Immagine “Google”.

La piattaforma Netfix ha recentemente diffuso un nuovo contenuto di intrattenimento dall’emblematico nome “the Circle”. Otto concorrenti sono stati isolati in 8 appartamenti del – medesimo- edificio con lo scopo (che talvolta sembra una vera e propria missione di vita) di comunicare utilizzando un social network ad attivazione vocale: “circle”.

Il gioco consiste nel creare il proprio profilo online (con la possibilità di scegliere se essere se stessi, oppure usare un account fake) e nel cominciare a stringere alleanze, amicizie, possibili amori, il tutto con lo scopo di arrivare in finale , dove si apre la possibilità di vincere 100.000 dollari. Ogni tanto Circle invita i concorrenti a fare qualche attività “Insieme” (dove per insieme si intende sempre tramite l’ausilio della piattaforma e senza vedersi o sentirsi realmente); le attività consistono ad esempio nel partecipare a dei party, fare domande (scomode) al buio, senza…

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18 pensieri su “The Circle: quando il destino è nelle mani dell’Altro.

  1. maxilpoeta

    non ho visto il film in questione, ma i social li conosco benissimo e ti posso assicurare che queste sensazioni sono palpabili ogni giorno, ognuno mette il meglio di se per piacere agli altri, poi magari queste persone non le vedrai mai, ma sono sempre legate al cyberspazio, e non ne possono più fare a meno. Io posto solo immagini di viaggi, ma la maggior parte della gente, punta sul proprio aspetto, ci sono miliardi di selfie, tutti con l’unico scopo di ricevere like e crescere sulla piattaforma. Io cresco poco perchè punto solo sui viaggi, ma nel mio piccolo sono già soddisfatto, se lo avessi avuto 20 anni fa probabilmente anch’io avrei fatto altrettanto…😁😊

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    1. Giusy Autore articolo

      ma figurati.. eheheh per me che sono a/social è tutto una scoperta.. e il reality è stato molto illuminante 🙂 poi ognuno fa assolutamente ciò che vuole.. non giudico assolutamente

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      1. maxilpoeta

        ci sono anche delle cose positive, io ad esempio attraverso instagram faccio conoscere le mie foto ad una platea vastissima e ricevo molti riconoscimenti. Alcune mie immagini vengono inserite in portali dedicati al turismo, ai viaggi, alla fotografia, e lì vengono visualizzate moltissimo, molto più che nel mio profilo che non ha ancora raggiunto livelli altissimi..😉😊

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