Una coppia è come un sistema aperto, molto più complesso della somma individuale dei due singoli individui, ma piuttosto l’incontro e l’integrazione di due “storie”.
La coppia è un sistema composto da tre elementi: io, tu, noi. In questi tre elementi ci sono le aspettative di un partner e quelle dell’altro e il modello “idealizzato” di coppia che entrambi hanno interirizzato dalle proprie “esperienze familiari”.
La formazione di una coppia avviene nel momento in cui due persone si scelgono e si innamorano. La bellezza dell’incontro di due persone che si innamorano è nel rituale di corteggiamento che fa da cornice alla coppia che prende forma e si comincia a prendere forma in una personale identità.
“La fusionalità è patologica laddove esprime non l’armonia comunicativa e reciprocamente fertile di due mondi interni, ma piuttosto la netta esplicitazione di una concreta necessità di uso dell’altro”.
(Neri)

La scelta del partner è strettamente interconnessa con la storia personale e familiare di ogni individuo. Infatti la scelta del partner avviene per somiglianza (scelta complementare) o per differenza (scelta per contrasto) del genitore del sesso opposto.
Nella scelta complementare entrambe i partner si ritroveranno a scegliere un partner simile per tanti aspetti al proprio genitore di sesso opposto. Nella scelta per contrasto, invece, ci sarà una scelta in cui i partner faranno un investimento sui propri partner in apparente contrasto con i propri modelli genitoriali.
Diks dice a tal proposito che spesso le tensioni tra i coniugi o i partner nascono proprio dalla delusione nel constatare che l’altro membro della coppia interpreti il proprio ruolo nella coppia , proprio come faceva il genitore che veniva considerato come frustrante. Una somiglianza che nella fase del corteggiamento veniva spesso negata.
Come è stata la vostra scelta del partner? Per somiglianza o per differenza?
“Finisce bene quel che comincia male”
dott. Gennaro Rinaldi
scopro giusto ora questa curiosa riflessione a riguardo, le mie scelte sono sempre state visive e casuali, della serie scendevo in strada e conoscevo tutto ciò che passava 😁poi ovviamente alcune mi ci mandavano, altre lo pensavano, qualcuna mi osservava come per dire questo è pazzo, qualcuna si divertiva come una pazza per la mia simpatia. Andavo anche in trasferta a fare queste prove, sceglievo una città e cominciavo a conoscere di brutto. Tempi lontani, spesso mi chiedo per il calcolo delle probabilità come mai su oltre 100.000 tipe fermate, forse anche di più, sono uscito solo con un paio, magari non seguivo i canoni che hai citato, anche perché all’epoca non li conoscevo..😊😂
Comunque interessante, ora che ci penso….
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La maggior parte delle volte la conoscenza della persona giusta avviene in maniera del tutto casuale ed inaspettata. Diciamo che il tuo metodo di ricerca era troppo “confuso”😉. Però mai dire mai, gli incontri avvengono per caso, sarà poi la scelta (di stare con quella persona) ad essere orientata come ho spiegato nel post.
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Per differenza… ma dopo quasi nove anni ha avuto un esito indesiderabile. Complicato esprimersi su una scomparsa in stile ghosting, ma questo è avvenuto e non è questo spazio aperto il luogo migliore
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Ciao Giuseppe, mi dispiace sia andata a finire in questo modo. Lo stile di scelta (per differenza o somiglianza), in genere non determina il funzionamento della coppia. Quello che genera “rotture” sono in genere le omissioni, le incongruenze, i difetti comunicativi e le delusioni derivanti dalle disillusioni.
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Concordo in pieno, senza voler calamitare le “colpe” tutte o in gran parte, su un solo polo
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Per somiglianza o differenza l’importante è trovare l’altra metà della mela augurandoci che sia quella giusta💕
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Questa è la cosa più importante. Se gli incastri sono quelli buoni tutti gli ingranaggi funzioneranno bene..
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