I Libri..

” […] Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive. Viviamo un tempo in cui i fiori tentano di vivere sui fiori, invece di nutrirsi di buona pioggia e di fertile limo nero. Perfino i fuochi artificiali, nonostante tutta la loro eleganza , nascono dalla chimica della terra. Eppure, non so come, riusciamo a credere di poterci evolvere nutrendoci di fiori e di giochi pirotecnici, senza concludere il ciclo del ritorno alla realtà. Conoscete la leggenda di Ercole e Anteo, il lottatore gigantesco, dalla forza incredibile, finché fosse rimasto coi piedi per terra? Ma quando Anteo fu tenuto da Ercole sospeso nel vuoto, senza radici, egli perì facilmente[…] “

Ray Bradbury – Fahrenheit 451 –
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I libri hanno la capacità di evocare ricordi ed emozioni solo con la loro presenza fisica. L’odore della carta, della polvere, il suono dei fogli che lasciamo passare tra le nostre dita, il colore della copertina e la regolarità delle righe scritte; ed è proprio in quel contatto che abbraccia tutti i sensi che si percepisce la vera essenza di un libro.

Il brano del libro “Fahrenheit 451” riportato sopra, è stato scritto negli anni cinquanta del novecento, ma pare descrivere una condizione attuale dell’uomo. Le tecnologie hanno tantissimi pregi, enormi pregi, ma stanno condizionando le nuove generazioni all’abbandono di alcune “usanze” e “rituali” culturali quotidiani, che hanno caratterizzato la vita dell’uomo per centinaia di anni. Il cambiamento tecnologico è veloce, quasi in maniera esponenziale raddoppia la sua velocità ogni anno.

Cosa sostituirà quel “limo nero fertile e quella buona pioggia” che alimenta le nostre menti? Il vecchio Faber, nel testo sopra citato, dice che i libri sono temuti perché rivelano i pori sulla faccia della vita. I libri rappresentano le varie sfaccettature dell’umanità, hanno in essi il potere delle storie; messaggi, simboli, significati, insegnamenti, stralci di vita e di esperienze e conoscenze. Le persone di questo tempo sembrano diventare ciò che Faber definisce come “gente comoda” che vuole solo “facce di luna piena”, perfette, senza difetti, inespressive o con espressioni improponibili. I libri servono anche a questo, stimolano il libero pensiero e non lo cristallizzano in stereotipi e apparenze, di bellezza e banalità. I libri stimolano le nostre radici a restare ben salde e vigorose; facciamo in modo che non ci tengano per troppo tempo “sospesi nel vuoto” come è accaduto ad Anteo.

Non possiamo pensare di vivere come fiori e nutrirci solo di “fiori e giochi pirotecnici”, per calarci nella realtà, evolverci e crescere abbiamo bisogno di nutrirci soprattutto di quel limo nero fertile e bagnarci sotto la pioggia.

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi

6 pensieri su “I Libri..

  1. maxilpoeta

    la bellezza di sfogliare un libro non è certo paragonabile a quella di scorrere un testo su un tablet o su un pc. Come citavi nel testo, il profumo della carta, la lettura stessa, conferiscono alla mente una sensazione difficilmente replicabile. Noi che siamo cresciuti nella generazione della carta, queste cose le comprendiamo bene! 👍😉

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