Non si può amare perché legati a un ricordo che sa di nostalgia.
L’amore resta l’atto più folle e rivoluzionario che possiamo attuare. L’amore reca infatti la possibilità – logicamente folle- di poter generare (e non solo un bambino, ma di far generare anche nuove e sconosciute parti di sé).
L’emozione che reca con sé il sentimento amoroso, non può – per sua natura- essere compresa.
Quando apri alla comprensione della logica del vissuto amoroso, automaticamente rompi il legame (dei due amanti), nel peggiore dei modi: spezzandolo.
Spezzare, spaccare, lesionare, crea più dolore dell’abbandonarsi ad un sentimento che va al di là di ogni logica…
…Il vento ci porterà.
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.