Il post che desidero condividere con voi, oggi, parla di una piccola ricerca fatta dai Ricercatori dell’Università del Southern Mississippi.

La ricerca concerne la musica e i delfini.
Unisco il mio amore per la musica e gli animali, legandovi anche un pensiero per quanto sta accadendo in Sardegna.
La Sardegna brucia, gli animali bruciano: non gettiamo tutto nell’inceneritore come accadde quando il mio Vesuvio fu dato alle fiamme, nel 2017, distruggendo un terzo del Parco Nazionale.
Premessa fatta, Buona Lettura.
Le mamme dei delfini cantano per i loro piccoli. Dalle ricerche effettuate presso l’Università del Southern Mississippi, emerge che questo fischio reca con sé le stesse funzioni della voce umana.
I ricercatori hanno analizzato 80 ore di registrazione in una vasca del Six flags Discovery Kingdom di Vallejo, in California.
Nella vasca era presente una femmina incinta; i ricercatori hanno rilevato che questa emetteva un particolare fischio che diventava sempre più intenso man mano che la data del parto si avvicinava. Questo fischio poi, tendeva a diventare più flebile dopo il parto; il tutto avveniva mentre gli altri componenti del gruppo, restavano in silenzio.
I ricercatori sono giunti alla conclusione che il motivo del silenzio degli altri componenti del branco di delfini, risiedesse nel fatto che i delfini non volessero confondere il nuovo nato.
I delfini emettono, infatti, dei fischi per chiamarsi per nome, e ognuno risponde al suo.
Restando in silenzio, quindi, gli altri componenti del branco hanno permesso al nuovo nato di riconoscere il fischio/canto materno; un fischio particolare e solo suo, che la madre gli stava dedicando da ancora prima che il piccolo venisse al mondo.
Analogo concetto vale per gli esseri umani: John Bowlby mostrò, infatti, che il neonato, nelle prime settimane di vita, riesce a riconoscere la madre dalla sua voce e dal suo odore
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.