Secondo Howard Gardner non si può parlare di una sola intelligenza. Tra gli anni ottanta e novanta, ha infatti elaborato una teoria molto interessante, secondo la quale le intelligenze sono 8. Si parla infatti di intelligenze multiple: intelligenza linguistica, logico-matematica, musicale, spaziale, cinestesica, naturalistica, esistenziale, personale o intelligenza emotiva (ovvero la capacità di individuare gli stati d’animo e sentimenti altrui).
“L’intelligenza umana deve essere considerata una realtà poliedrica piuttosto che una funzione generale di una struttura globale.” (Psicologia – Umberto Galimberti)

Un individuo, ovviamente, ha “accesso” a tutti i tipi di intelligenza e una intelligenza non esclude l’altra, ma si può eccellere in una, in più di una o addirittura in tutte. Quindi, ad esempio, una persona può eccellere nelle capacità logico-matematiche e in quelle spaziali e magari avere capacità meno brillanti nelle altre intelligenze.
La differenza nell’intelligenza, secondo Gardner, non è quantitativa, bensì qualitativa. L’inclinazione rispetto ad una delle 8 intelligenze è inversamente proporzionale alla flessibilità (la versatilità personale per le varie attitudini). In una persona non è quindi “utile” misurare l’intelligenza globale, ma valutare la sua “forma mentis”, ossia la sua inclinazione.
“Finisce bene quel che comincia male”
dott. Gennaro Rinaldi
penso che nessuno possa eccellere in tutte, ma saper valorizzare le proprie qualità è molto importante per capire cosa vogliamo e possiamo fare nella vita, anche se poi le circostanze spesso prendono altre vie, dettate più dalla praticità degli eventi che dalle intenzioni del singolo…
Interessante articolo..👍
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Grazie Max!!! Si, l’importante è saper individuare la propria intelligenza emergente e valorizzarla.
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