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Kumquat .

Sa delle tue dita lunghissime, delle labbra vellutate come la pelle di una pesca bianca… degli abbracci acri e succosi come i piccoli agrumi cinesi.

Sa del tuo ricordo; del tempo mio che si è  fatto tuo.

Il fiore aperto, come me che aspetto te.

Come la terra che accoglie le radici.

(Concime del mio desiderio).

Il legame stretto tra olfatto e esperienza emotiva è stato un argomento largamente discusso. Gli esperti hanno pertanto concluso che gli odori possono avere la funzione di stimoli molto potenti e diretti per evocare stati affettivi.

Questa associazione è probabilmente dovuta ai comuni substrati anatomici condivisi tra sistemi olfattivi e emotivi, in particolare il sistema limbico e la corteccia orbitofrontale. Inoltre l’input del sistema olfattivo, a differenza dell’ingresso di altri domini sensoriali, è solo parzialmente incanalato nel talamo, una struttura ritenuta responsabile dell’elaborazione cosciente in altri sistemi sensoriali.

L’amigdala e l’ippocampo -dove l’importanza emotiva di uno stimolo viene
elaborata- ricevono l’input indipendentemente dal talamo.

Gli esperti sono pertanto concordi con il sostenere che gli odori siano in grado di evocare stati affettivi anche prima di entrare nella coscienza perché l’amigdala è una struttura attiva durante l’esperienza di stati affettivi di valenza negativa, cioè la paura e la tristezza ma anche nella percezione degli odori.

“Finisce bene quel che comincia male”.

Dott.ssa Giusy Di Maio

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“E se domani”..

“e sottolineo se”..

La canzone scritta da Giorgio Calabrese e cantata da Mina s’era fatta eco situandosi come sonora presenza nella mia testa.

E s’era fatta eco perché il periodo ipotetico un po’ mi mal predispone.

Mi (pre)dispone male perché rinchiude (bloccandolo quasi in un loop) tra una frase dipendente condizionale e una frase principale, un sentire, un vissuto.

“Se..allora”.

“Se lui torna.. se lascerà la moglie.. se dice che come sta con me con nessuna mai..”.

Il sentire non può essere (sempre) un’ipotesi.

l’Amigdala è una piccola formazione ovale di sostanza grigia, facente parte del sistema limbico, localizzata nella parte anteriore del lobo temporale mediale dei due emisferi cerebrali. Importante nelle risposte emozionali, di formazione della memoria, comportamento aggressivo, reazione di paura, etc.

“Finisce bene quel che comincia male”.

Dott.ssa Giusy Di Maio.

Odori e ricordi

“Niente fa rivivere il passato più intensamente di un odore che una volta vi era associato”.

 Vladimir Nabokov.
Costiera Amalfitana – Immagine personale

La memoria olfattiva ha la capacità di rievocare ricordi episodici e autobiografici anche molto lontani. Il ricordo di profumi particolari ci può riportare indietro nel tempo tanto da riportare alla luce episodi, momenti particolari o amozioni in maniera particolarmente vivida. Questa particolare esperienza sensoriale, psicologica ed emotiva è stata poi definita come Sindrome di Proust.

Ed ecco, macchinalmente, oppresso dalla giornata grigia e dalla previsione d’un triste domani, portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzo di «maddalena». Ma, nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di focaccia toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario. Un piacere delizioso m’aveva invaso, isolato, senza nozione della sua causa.”

Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto, 1913

L’olfatto sembrerebbe quindi il canale sensoriale privilegiato per l’accesso ai ricordi autobiografici. Una delle prove a favore di questa ipotesi è il fatto che il sistema olfattivo è molto vicino “anatomicamente” alle aree del cervello deputate alle emozioni e ai ricordi (amigdala ed ippocampo).

Quindi provate a chiudere gli occhi quando sentite un profumo familiare e immergetevi nel ricordo, come fece Proust con la sua maddalena.

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi