„La storia individuale del malato e l’intera vita del malato non devono mai passare in second’ordine.“
Oliver Sacks
Oliver Sacks era un medico neurologo, ma nonostante la sua formazione medico-scientifica, aveva compreso la necessità e l’importanza di una visione bio-psico-sociale della malattia e del paziente. La storia delle persone e le persone non devono assolutamente passare in secondo piano, perché forniscono una cornice di senso al sintomo e alla malattia per quel paziente, per quella famiglia.
Questo approccio, purtroppo, è molto sottovalutato in Italia sia da molti medici sia dagli stessi pazienti. Guardare alla persona nella sua interezza e non esclusivamente “in vitro” a se stante, “scollegata” da tutto il resto, limita tantissimo la possibilità di curare il malato e garantirgli un benessere psico-fisico.

Non posso capire la complessità e il malessere di un malato, per quel determinato sintomo, se mi concentro solo sull’organo malato o sulla patologia che lo ha fatto ammalare. Non posso in questo modo avere una visione del tutto e probabilmente trascurerei tanto e non comprenderei a fondo il malessere, per quella persona.
L’esempio più palese di questo approccio miope dell’ ottima scienza medica italiana è relativo alle modalità e alla gestione dell’emergenza covid da parte del Comitato Tecnico Scientifico e del Governo, che ha completamente “dimenticato” la sfera psicologica e sociale dai suoi piani di intervento sulla popolazione, salvo provare a rimediare in maniera piuttosto confusa e insufficiente in un secondo momento. Questa “miopia” ingiustificata è frutto di un approccio medico “anziano”. Ciò non ha fatto altro che alimentare malessere, disturbi legati all’ansia, all’umore, al comportamento, sia in pazienti covid, sia nel resto della popolazione fortunatamente non contagiata.
„Non c’è nulla di vivo che non sia individuale: la nostra salute è nostra, le nostre malattie sono nostre, le nostre reazioni sono nostre, non meno nostre e individuali della nostra mente e della nostra faccia. Salute, malattie e reazioni non possono essere capite in vitro, da sole; possono essere capite solo se riferite a noi, quali espressioni della nostra natura, del nostro vivere, del nostro esser-ci“
Oliver Sacks, Risvegli
“Finisce bene quel che comincia male”
dott. Gennaro Rinaldi