
Si tratta di modalità di comportamento che indicano il grado di azione fisica necessario per raggiungere un obiettivo (meta pulsionale). L’attività si ha quando si cerca un oggetto che soddisfi desideri erotici, mentre la passività si ha quando si vuole essere oggetto di desiderio o aggressività.
La polarità Sadismo Masochismo -nell’opera di Freud- ha subito tre aggiustamenti e cambiamenti teorici.
Il sadismo (nei Tre Saggi sulla teoria Sessuale), viene inizialmente definito come la componente aggressiva della pulsione sessuale resasi indipendente e esagerata e -successivamente- come lega particolarmente salda, della brama amorosa con la pulsione distruttiva; mentre nella sua controparte -masochismo- ci sarà congiunzione della distruttività rivolta all’interno, con la sessualità.
Freud riteneva quindi il sadismo una degenerazione patologica di una tendenza, nelle relazioni, ad agire una parte di aggressività usata filogeneticamente per ottenere l’oggetto sessuale evitando il corteggiamento.
Il sadismo è pertanto la parte attiva, mentre il masochismo quella passiva. Il masochismo è inoltre una trasformazione negativa del sadismo che si rivolge contro il proprio Io.
Nel 1917 in Lutto e Melanconia, Freud parla del sadismo rivolto contro se stessi quando ipotizza che il melanconico si attacca con una modalità masochista a contemplare il suicidio a seguito del rivolgimento della pulsione aggressiva sadica contro una parte di sé identificata con l’oggetto perduto: anche qui è un’aggressività originariamente rivolta all’esterno e poi orientata all’interno.
Negli anni 20 il masochismo viene ripensato nel lavoro “Un bambino viene picchiato”, dove Freud prende in esame le fantasie dei bambini di essere picchiati. Dopo l’analisi di tali fantasie, Freud conclude che il sadismo si può trasformare in masochismo a seguito del senso di colpa per i desideri edipici. Anche se la forma di tali fantasie all’apparenza è sadica, il soddisfacimento che se ne trae è masochistico.
Quindi il masochismo è ancora pensato come secondario a un sadismo originario e ci può essere un passaggio del soggetto tra l’una e l’altra componente.
Prima di arrivare alle definitive formulazioni su sadismo e masochismo, Freud inizia ad ipotizzare la possibilità dell’esistenza di un masochismo primario, originario, e dunque di tendenze masochistiche proprie dell’Io. Nel 1924 parlerà poi di un masochismo primario, secondario, femminile e morale.
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“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.