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Me stesso attraverso l’Altro.

“Sono ciò che sopravvive da me.”

Erik Erikson

L’introiezione degli insegnamenti e dei valori morali, delle figure genitoriali e culturali è fondamentale per lo sviluppo della personalità.

Un’ immagine di sé coerente diventa essenziale per formazione di una personalità sana.

Lacan, con la sua teoria dello Stadio allo Specchio, teorizza che proprio quella “immagine” può portare ala formazione del Moi (Io). Esso si forma dal nostro rapporto con gli altri. Il bambino acquisisce, con lo Stadio allo Specchio, una padronanza immaginaria di se stesso, una forma unitaria.

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Si passa dall’estraneità al riconoscimento. Inizialmente l’immagine dal bambino viene percepita come fuori da sé. L’immagine di sé viene quindi portata dall’Altro. Bisogna che il bambino venga investito dell’immagine dell’Altro per identificarsi. Egli si identifica all’Altro simile, attraverso l’immagine speculare di questi.

La cosa importante che sottolinea Lacan, è che è proprio l’Altro a ratificare l’immagine del bambino allo specchio. Il bambino è quindi identificato ad una marca simbolica.

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi
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Sua maestà il Bambino – identificazioni e personalità

Freud diceva che il bambino (sua maestà il bambino) è investito dagli attributi che i genitori gli conferiscono, quando viene al mondo.

In tal senso il tipo di fantasia di investimento dei genitori conferirà al bambino la direzione delle sue caratteristiche di personalità future.

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Quindi l’investimento dei genitori, nasce dall’attesa e conferisce al bambino un abbozzo di identificazioni.

Questo dimostra quanto sia fondamentale il vissuto emotivo e cognitivo di una persona nell’infanzia per garantire lo sviluppo di una personalità sana.


“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi