In vacanza siamo generalmente liberi da scadenze, ritmi frenetici e viviamo il nostro tempo in maniera diversa; è come se il tempo si dilatasse.
Al rientro le cose cambiano radicalmente e bisogna nuovamente riabituarsi a pensare e vivere alla maniera “convenzionale – abituale”.
In Italia la Sindrome da Rientro colpisce “circa il 35% della popolazione, con maggior incidenza tra i 25 e i 45 anni” – più di un italiano su 3, rischierebbe di soffrire il rientro, a tal punto da somatizzarlo con sintomi psicosomatici..
Buona Visione
“Finisce bene quel che comincia male”
dott. Gennaro Rinaldi