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L’importanza del Linguaggio

Il linguaggio è un’abilità cognitiva complessa che permette una delle funzioni più importanti della vita di un individuo, la comunicazione. La possibilità simbolica del linguaggio favorisce la trasmissione di informazioni e l’interazione sociale.

Il linguaggio soddisfa importanti funzioni sociali e garantisce, da un punto di vista evoluzionistico, la sopravvivenza, attraverso la facilitazione e l’apporto che dà alla costruzione delle relazioni sociali, fondamentali per l’individuo, a partire dall’infanzia.

Secondo Skinner per la comparsa del linguaggio sarebbero determinanti l’esperienza e l’apprendimento. Il “comportamento verbale”, se viene “rinforzato”, tende a ripresentarsi. Il bambino incomincerà a parlare nel momento in cui ha appreso una quantità tale di parole da associare ad oggetti e persone da poter formulare piccole frasi.

Chomsky, noto linguista, fondatore della linguistica generativa, ritiene fondamentali per lo sviluppo del linguaggio: la sintassi, che dota il sistema una proprietà fondamentale che è la produttività. La possibilità di essere in contatto con lo stimolo linguistico innesca un processo di stimolo e ricerca delle regole sintattiche, nel bambino. Il processo di comprensione e acquisizione della lingua è possibile grazie alla maturazione di un dispositivo innato denominato LAD (Language Acquisition Device).

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Il rapporto tra processi cognitivi e linguaggio è stato affrontato da Piaget e Vygotsky.

Piaget asserisce che il pensiero precede lo sviluppo del linguaggio, in quanto il pensiero è già presente nello stadio senso motorio, nei primi mesi di vita attraverso la capacità di elaborazione delle prime risposte motorie e rappresentazioni degli oggetti. Il linguaggio si svilupperà nello stadio pre-operatorio e avrà inizialmente caratteristiche egocentriche, in seguito diventerà comunicativo e sociale, ma solo nel terzo stadio (7/11 anni), nel periodo delle operazioni concrete.

Secondo Vygotsky, invece, il pensiero e il linguaggio hanno radici differenti. Nel corso dello sviluppo pensiero e linguaggio diverranno interdipendenti. L’interiorizzazione del linguaggio permetterebbe la formazione di funzioni psichiche superiori. Sempre secondo Vygotsky intorno ai tre anni il linguaggio si scinde in linguaggio socializzato (con funzione comunicativa) e linguaggio egocentrico (che diventerà il proprio linguaggio interire). Interessante anche il concetto di ZDP (zona di sviluppo prossimale), che è la differenza tra il livello di sviluppo del bambino in un dato momento e il suo livello potenziale ancora da esprimere.

In Piaget, quindi, il linguaggio egocentrico scompare fino a diventare linguaggio sociale, mentre con Vygotsky il linguaggio egocentrico è considerato come un presupposto evolutivo e diviene essenzialmente un linguaggio interno che affianca quello sociale.

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi
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