“Nos engañaron con la primavera”…
Dott.ssa Giusy Di Maio
“Nos engañaron con la primavera”…
Dott.ssa Giusy Di Maio
Non si può amare perché legati a un ricordo che sa di nostalgia.
L’amore resta l’atto più folle e rivoluzionario che possiamo attuare. L’amore reca infatti la possibilità – logicamente folle- di poter generare (e non solo un bambino, ma di far generare anche nuove e sconosciute parti di sé).
L’emozione che reca con sé il sentimento amoroso, non può – per sua natura- essere compresa.
Quando apri alla comprensione della logica del vissuto amoroso, automaticamente rompi il legame (dei due amanti), nel peggiore dei modi: spezzandolo.
Spezzare, spaccare, lesionare, crea più dolore dell’abbandonarsi ad un sentimento che va al di là di ogni logica…
…Il vento ci porterà.
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.
(S)corri nei miei vasi sanguigni
fatti liquido caldo
sangue.
Fluisci al cuore.
Doppler
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.
“Senza musica la vita sarebbe un errore”.
Friedrich Wilhelm Nietzsche
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.
Brano colonna sonora del film di animazione “Ralph Spacca Internet”, 2018.
Parlando del brano Dan Raynolds racconta:
“Questo film arriva nel momento giusto per molti motivi, prima di tutto perché parla di identità e di solitudine, due problemi che fanno parte di questa generazione internet. Il tormento di Ralph legato alla propria accettazione è qualcosa di familiare a tutti, e questa canzone parla proprio di questo. Per certi versi questa canzone porta in sé una dicotomia con un testo complesso e serio che si appoggia a dei beat uptempo. Il risultato è qualcosa di agrodolce che si adatta perfettamente alla complessità del personaggio di Ralph“.
Le cose possono essere viste, lette o indagate sempre da molteplici livelli.
La staticità non è dell’umano.
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.
Qual è il nesso tra la neve e Positano?
“Nessuno” probabilmente, direte.
Ed ecco il punto.. dobbiamo lentamente, passo dopo passo, cominciare ad abbandonare la gabbia del – finto- pensiero lineare; il pensiero che tutto sa, tutto vede; il pensiero della ragione – sempre mia- dell’opinione altrui mai considerata.
Il pensiero lineare del “se.. allora”, quello che non considera la bellezza del dubbio e dell’incertezza..
Il pensiero che toglie prima piccoli respiri poi aria a polmoni che in preda all’asfissia chiedono, urlano, con le loro contrazioni, libertà per essere.
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.
Mentre giocavo con le mani – nel vento- facendomi onda…
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.
“E le restituivo un bacio all’attaccatura dei capelli in cima alla fronte, e nelle palme messe alle sue tempie sentivo battere i colpi della sua vita di dentro. Battono i colpi del tuo sangue nelle mie mani, in questa folla io sono tuo, ma così tuo, che non potrò più essere di nessuno”
Erri De Luca, Il contrario di Uno, 2003.
Il sapore del gusto compatibile…
Dott.ssa Giusy Di Maio.