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Ossessioni.. cosa sono?

I pensieri ossessivi sono idee o rappresentazioni che si presentano in maniera ripetuta nella mente della persona che ne soffre, in modo stereotipato.

Questi pensieri sono spesso penosi, tanto che la persona tenta quasi sempre, senza successo, di resistervi. I pensieri ossessivi vengono, tuttavia, riconosciuti dal soggetto come propri, sebbene siano involontari e spesso ripugnanti.

Inoltre le ossessioni sono molto debilitanti, tanto da condizionare seriamente la vita delle persone che ne soffrono.

In questo video parleremo anche, in breve, delle ossessioni più diffuse..

Buona visione!

Ossessioni… cosa sono? – ilpensierononlineare – Youtube

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi
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Pillole di Psicologia: le Ossessioni più diffuse.

Le ossessioni sono pensieri ripetitivi e intrusivi che assillano la mente e di cui è molto difficile liberarsene. Spesso alle ossessioni sono legate le compulsioni, che sono delle azioni, dei rituali con delle regole ben precise, ripetuti in determinate circostanze e diverse volte al giorno, atti a “controllare” le idee ossessive.

Chi ha questi sintomi soffre di un disturbo ossessivo – compulsivo.

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Tra le ossessioni, le idee più diffuse sono:

  • la paura di contaminarsi con lo sporco e i germi: chi ne soffre generalmente tende a lavarsi in continuazione (le mani ad esempio);
  • le idee ossessive legate al controllo: queste persone sono ossessionate dal timore che possano essere responsabili di un evento grave, controllano tante volte se hanno spento il gas o se hanno lasciato il rubinetto aperto;
  • ci sono le idee ossessive legate all’ordine e alla simmetria: queste persone sono impeccabili, hanno tutto super ordinato, mettono oggetti in un ordine preciso e allineati, perché temono che se si sconvolgesse quell’ordine potrebbe accadere qualcosa;
  • ci sono inoltre le ossessioni legati ad argomenti inerenti la religione o la religiosità e a “pensieri proibiti” e sessuali (bestemmie, immagini blasfeme) che possono occupare e ossessionare la mente.

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi

Il segreto che logora.

“Dottore ho un peso sullo sterno, sento di non riuscire a respirare profondamente, ma non ho niente ho parlato con il mio medico curante e con il medico a lavoro. Non so che sta succedendo. Non ce la faccio più. Ho una bella famiglia, un lavoro decente, non ho problemi economici, ma ho un angoscia costante che mi accompagna tutti i giorni da qualche mese ormai. Sono spento, sempre con la testa tra le nuvole, nervoso e stanco.. sono stanco, stanco perché ho troppi pensieri che mi ossessionano la mente. Sono stanco dottore, ma non so perché.. “

“Mi ha detto che ci sono dei pensieri che la “ossessionano”. Cosa pensa? Cosa le torna in mente? Sembra così potente da prendere il sopravvento su tutto il resto.”

” Ehm.. non credo sia importante, non è nulla di che, però ci penso sempre. Dottore io ho un segreto.. mi è successa una cosa che non ho voluto dire a nessuno, non capirebbero..”

Possono i segreti incidere negativamente sul nostro benessere psicologico?

A quanto pare si. In una serie di 10 studi diversi sull’argomento e raggruppati in una ricerca intitolata “The experience of secrecy”, i ricercatori hanno potuto dimostrare che mantenere troppi segreti, o segreti importanti per tanto tempo possono logorare lentamente.

Nel campione di 600 soggetti, preso in considerazione nello studio, solo il 3% aveva dichiarato di non avere segreti, il resto invece aveva dichiarato di avere almeno un segreto. La media dei segreti per ogni persona era di 13, di cui circa 5 segreti, mai rivelati a nessuno. Tra i numerosi segreti raccontati dal gruppo sperimentale, in totale anonimato, i ricercatori hanno potuto stilare una sorta di classifica tra le tipologie di segreti più in voga tra le persone intervistate. In testa alla classifica c’era il desiderio di tradire il partner, poi seguivano i segreti legati ai propri comportamenti sessuali, l’aver mentito a persone importanti, innamoramenti nascosti, furti commessi..

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Dai risultati di questa ricerca si evince che non è tanto lo sforzo necessario per nascondere alle persone un segreto, ma piuttosto conviverci.

I nostri segreti, infatti possono affiorare improvvisamente, non solo quando siamo in presenza di persone o situazioni in cui vogliamo che essi non vengano scoperti, possono uscir fuori anche quando siamo soli. Quando facciamo azioni quotidiane, questi segreti possono tornare alla mente e avere conseguenze negative. Possiamo sentirci inautentici e inadeguati e falsi perché stiamo nascondendo una parte di noi stessi.

Questo può intaccare in maniera significativa il nostro benessere psicologico. Spesso può capitare che il pensiero del segreto possa essere troppo presente nella nostra vita fino a prendere il sopravvento quando siamo occupati a fare altro (ad esempio lavorare) e questo riduce le performance lavorative o di studio, ad esempio.

Il pensiero ossessivo legato ai segreti invadenti può avere effetti anche sulla nostra salute psicofisica determinando un innalzamento del livello di cortisolo (ormone dello stress), peggiorando anche la qualità del sonno.

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In che modo possiamo alleviare il peso dei segreti? Le strategie più efficaci secondo i ricercatori sono quelle di confessare i segreti a qualcuno (uno psicologo psicoterapeuta è consigliabile ma anche a persone fidate) oppure in mancanza di queste alternative è buona strategia anche affidarli ad un diario.

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi