Vorrei la vostra attenzione per pochi minuti per questo piccolo esperimento.
Vi mostrerò un video in cui ci saranno dei ragazzi che si passeranno una palla.
Come è indicato anche nelle istruzioni del video, dovete riuscire a contare quante volte si lanciano la palla i ragazzi con la maglia bianca. Buona fortuna!
Siete riusciti a contare i passaggi? Avete notato nulla di insolito?
Sono curioso delle vostre risposte.. siate sinceri..
Daniel Simons (Università dell’Illinois) e C. Chabris (Harvard University), in questi esperimenti alla fine degli anni novanta del secolo scorso, hanno scoperto che il 50% circa degli spettatori non si accorge del gorilla o degli altri cambiamenti.
Il nostro cervello cerca di sostituire un racconto sensato in base a ciò che vede, eliminando dalla coscienza ciò che è inutile ed incongruente.
L’effetto gorilla, in gergo tecnico “cecità inattentiva” o “cecità al cambiamento”, fa parte di un principio più generale del sistema visivo e cioè che il nostro cervello cerca sempre di costruire un racconto sensato in base a ciò che vede e percepisce.
Proprio a causa di questo principio qualunque elemento che non coincide con il racconto o irrilevante rispetto al compito che siamo intenti a fare, viene spazzato via dalla coscienza.
Un esempio di questo fenomeno di interferenza tra il racconto in atto nel cervello e la percezione è il gioco in cui bisogna scoprire le differenze tra due immagini quasi identiche. In questo caso le immagini proprio perché quasi identiche, verranno percepite dal cervello come totalmente identiche. Solo se ci concentriamo e ci soffermiamo ad osservarle con attenzione saremo in grado di individuare le differenze.
Ecco un altro video. Provate a vedere se notate qualcosa di insolito in questa semplice conversazione tra queste due donne..
Siete riusciti a notare qualcosa di insolito durante la prima visione della conversazione?
Quei piccoli particolari che ci sfuggono.. In fondo siamo tutti “vittime” di questo fenomeno percettivo.
“Finisce bene quel che comincia male”
dott. Gennaro Rinaldi