
Vorrei essere le radici di un albero, per crepare la terra e giungere fino all’essenza del nutrimento stesso, aprendo ad un circolo continuo di desiderio e vita.
Mi piace il vento perché accarezza le foglie e le sostiene…Le coccola e non le teme, ma le lascia volteggiare liberamente.
Le foglie si fidano e si lasciano giocare.
Mi piace il sole perché quando incontra la natura crea una sfumatura di colore che sa di lui e lei fusi insieme: sa di corpi caldi.
(C’è sempre qualcosa in te, che sa di me).


La propriocezione indica la capacità di percepire e riconoscere la posizione del corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei muscoli, senza l’ausilio della vista; è fondamentale “offrire” al proprio corpo un cambio di prospettiva, “muovendolo” in diversi contesti di vita.
Cambiare contesto -ambiente- fa sì che il corpo, percependosi in una diversa posizione/postura, arrivi a sperimentare nuovi assetti, nuove possibilità, nuove ricchezze che non sapeva di avere.
Un corpo che si sperimenta è anche una mente che si sperimenta, così come una mente che si sperimenta è anche un corpo che si sperimenta.
Mettiamoci in gioco come solo la natura sa fare: giocando.. sfidando o accarezzando… il vento…
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio