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5 regole per iniziare al meglio la giornata – Benessere Psicologico e Psicologia Positiva

Secondo la Psicologia Positiva approcciarsi al mondo e alle nostre difficoltà con spirito positivo e ottimista, può aiutarci a superare le difficoltà e a diminuire il peso dei pensieri negativi e dello stress che ne consegue.

Prendersi cura di se stessi quotidianamente a partire dalla nostra Psiche è un buon modo per cominciare a stare meglio, quando le difficoltà ci sorprendono e ci assalgono.

Ecco 5 semplici regole per iniziare la giornata e per predisporsi positivamente al quotidiano. Un modo per affrontare lo stress e le difficoltà quotidiane.

5 regole per iniziare al meglio la giornata – Benessere Psicologico

Consultare uno Psicologo apre a nuove possibilità e prospettive spesso inaspettate.

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“Finisce bene quel ce comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi
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Lasciarsi Andare..

Tenere tutto sotto controllo può diventare uno spreco di energie, poco funzionale e quindi inutile e stressante.

Lasciamo andare le nostre zone di confort, abbandoniamo le nostre posizioni rigide..

Lasciarsi andare.. – youtubeshorts – ilpensierononlineare

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi

Definirsi e farsi definire..

“Non dobbiamo permettere alle percezioni limitate degli altri di definire chi siamo.”

Virginia Satir
Photo by cottonbro on Pexels.com

Un giorno arrivarono allo studio un ragazzo e sua madre. Il ragazzo aveva poco più di 20 anni, la madre molto giovanile, sicura e eccessivamente gioviale, esordisce dicendo:

Dottore piacere, lui è mio figlio T. . Finalmente! Non vedevo l’ora di venire a questo appuntamento.

Il piacere è mio signora, come mai era così ansiosa di vedermi?”

Non lo vede?”

Cosa devo vedere?”

Mio figlio.. lo vede? (lo indica con lo sguardo, mentre il figlio si mostra annoiato e contrariato, abbassando lo sguardo e sbuffando) “Lo vede !? E questo è ? Sta sempre così.. dorme, mangia e gioca con la playstation. Non esce, non vuole cercarsi un lavoro, è fermo a casa da due anni, da dopo il diploma. Non parla, mugugna.. poi è sfaticato! Ma cosa gli manca? Ha tutto quello che vuole, sono sempre presente. Non lo so, non esce, eppure ce li ha gli amici. Pensate che teneva pure una fidanzata.. era accussì bellell..

Questo è quello che vede lei di suo figlio.. io vedo qualcos’altro. T. tu ti vedi come ti vede tua madre?”

Impariamo a conoscerci abbastanza per poterci definire e non permettiamo agli altri di farci definire per come vogliono vederci.

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi

Misteri da sciogliere..

“Mentre la morte ci toglie ciò che ci è più caro, al tempo stesso ci restituisce a ciò che ci è più prezioso. Non è il mistero della morte che siamo chiamati a sciogliere: piuttosto è quello della vita.”

Carl Gustav Jung
Photo by Enric Cruz Lu00f3pez on Pexels.com

Scoviamo il mistero che c’è dietro la nostra vita, riempiamola di senso, diamole un significato. A volte dietro al mistero e all’ignoto di oscuri buchi neri, si scovano tesori nascosti e intere galassie di opportunità..

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi

Desiderio e depressione.. oltre il pregiudizio..

„Il desiderio dell’uomo trova il suo senso nel desiderio dell’altro”

Jacques Lacan
Photo by Masha Raymers on Pexels.com

Chi è depresso spesso è incapace di provare emozioni; comprende che queste esistano negli altri, le accetta, ma non capisce perché gli altri facciano difficoltà a comprendere lui. Lo stato “soporifero” indotto dall’apatia, rende quasi del tutto incapaci di empatia. L’apatia e l’incapacità a desiderare, diventano ostacoli troppo difficili da superare in solitudine e senza l’aiuto di qualcuno.

In una intervista su Fanpage, in cui presenta il suo nuovo album, il noto artista napoletano Nino d’Angelo fa un passaggio molto interessante sulla depressione (una patologia molto diffusa e purtroppo in aumento) e sull’importanza della Psicoterapia e quindi della Psicologia per superare la malattia.

“La depressione bisogna farla capire alla gente, è una malattia patologica. Non si cura così, da sola, bisogna andare dallo psicologo e farsi curare. Tu puoi essere pure il più grande cantante, la depressione prende anche quelli che vivono bene e hanno i soldi. Noi siamo arrivati alla depressione perché abbiamo perso dalle tasche il desiderio: se non desideriamo, ci dobbiamo deprimere per forza. La vita bella è desiderare, quando ti manca il desiderio non sei niente.”

Nino d’Angelo – tratto dall’intervista su MusicFanpage.it – (25 ottobre 2021)
Nino d’Angelo – foto web (La_Presse)

La vita psichica mantiene in vita il corpo e lo sfama; il desiderio è vita psichica.

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi

Giornata Mondiale della Salute Mentale

“Io ho detto che non so che cosa sia la follia. Può essere tutto o niente. È una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece questa società riconosce la follia come parte della ragione, e la riduce alla ragione nel momento in cui esiste una scienza che si incarica di eliminarla. Il manicomio ha la sua ragione di essere, perché fa diventare razionale l’irrazionale. Quando qualcuno è folle ed entra in un manicomio, smette di essere folle per trasformarsi in malato. Diventa razionale in quanto malato. Il problema è come sciogliere questo nodo, superare la follia istituzionale e riconoscere la follia là dove essa ha origine, come dire, nella vita. “

Franco Basaglia (da Conferenze brasiliane, 1979)
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Follia è una dimensione della mente e del corpo in cui si rompe l’equilibrio interno alla persona per il prodursi di un comportamento bizzarro ed invasivo svincolato dalla ragione e dalla realtà.

La follia non è una malattia ma una possibile evoluzione della normalità: un uscire fuori con il possibile successivo rientro arricchito e cambiato in un nuovo equilibrio di normalità, in una nuova dimensione, con un arricchimento del Sé e posizione esistenziale nel progetto di vita.

La follia è una dimensione possibile, estrema dell’ampia fascia della normalità.

“Visto da vicino nessuno è normale”

Franco Basaglia

#WorldMentalHealthDay

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi

Musica, ritmo e sport

Finite le vacanze estive, siamo più o meno tornati tutti alle nostre consuete attività già da qualche settimana. Come fare per gestire lo stress da rientro?

Tenersi in forma, attività fisica o sportiva. Magari con ritmo.

Si, perché le performance sportive migliorano con la musica. Quindi camminare, correre, fare ginnastica o palestra al ritmo della propria musica preferita è un ottima idea.

La musica aiuta moltissimo a percepire meno la sensazione di fatica e quindi, può aiutare tanto con il miglioramento delle performance. Sono tanti i professionisti dello sport che utilizzano la musica per concentrarsi, per allenarsi e per prepararsi alle gare.

In alcuni studi effettuati in questi anni e pubblicati anche su importanti riviste di Psicologia e Sport , è stato osservato che la scelta della colonna sonora per accompagnare gli allenamenti non è casuale, ma finalizzata ad indurre stati emotivi ben precisi nell’atleta. Alcuni giovani atleti (tennisti) partecipanti ad una di queste ricerche hanno asserito che la musica li aiuta a sentirsi più energici e più sicuri di sé.

La musica ha la capacità di migliorare il tono dell’umore e di aumentare lo stato di vigilanza, inoltre può facilitare la concentrazione sui movimenti da eseguire negli allenamenti. Il ritmo e la melodia della musica è in grado anche di modulare ed armonizzare l’attività fisica. La differenza sul tipo di musica da ascoltare per allenarsi o per concentrarsi prima di una gara è però quasi sempre soggettiva.

Ognuno ha una preferenza personale rispetto la musica da ascoltare per agevolare la propria performance.

“Finisce bene quel che comincia male”

Dott. Gennaro Rinaldi

Saper fallire

“Che la gente non sappia come fare ad avere successo è male. Ma il peggio è che non sanno neppure come fallire. Io ho deciso di fallire bene.”

ERIK ERIKSON
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Un giovane paziente una volta mi disse: “Io non voglio iniziare qualcosa nella mia vita perché non conosco a cosa vado incontro. E se sbagliassi e se non riuscissi. E se mi dicessero che non vado bene?.. non so cosa fare. Non mi va di fare niente..”.

Impariamo a fallire..ci aiuterà a diventare più forti.

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi