Ti è mai capitato di far cadere un oggetto mentre dovevi tenerlo stretto saldamente tra le mani? Oppure di dimenticare di dire/fare qualcosa (anche e soprattutto di molto importante?)
Ti capita di essere perennemente sbadato oppure che lo sia il tuo partner o la tua amica, tua madre e così via?
Il viaggio di oggi ci porta tra le stanze della psicologia del comportamento: scopriamo insieme la distrazione più tre spunti di riflessione per conoscere e conoscerci.
Attenzione! e Buon viaggio
Dott.ssa Giusy Di Maio, Ordine Degli Psicologi della Regione Campania, matr. 9767
Per abitudine intendiamo una disposizione insita nel comportamento degli esseri umani; un’attitudine acquisita mediante un’esperienza ripetuta.
Il concetto di Habit loop viene utilizzato in Psicologia per spiegare la circolarità del comportamento legato alle abitudini, sia quelle umane sia quelle animali.
L’ habit loop è stato osservato e poi teorizzato per la prima volta da alcuni ricercatori del MIT (Massachussetts Istitute of Tecnology), alla fine degli anni ’90. Eseguendo alcuni esperimenti sul comportamento dei topi, notarono che i topi imparavano un azione per ottenere del cibo e la ripetevano successivamente, come abitudine, ogni volta che avevano fame. Da questi studi, i ricercatori, riuscirono ad isolare il comportamento suddividendolo in tre fasi.
Il concetto è stato poi esteso ai comportamenti umani e si usa tutt’oggi in psicologia comportamentale, per intervenire sulle cattive abitudini e sulle dipendenze, con protocolli specifici (in particolare fumo e alcolismo).
Secondo questa teoria lo svolgimento delle abitudini (e dei comportamenti più o meno rituali ad esso legati) avvengono in modo inconscio ed automatico.
L’abitudine, in tal senso, viene così definita come un ciclo che comprende: un segnale, una routine e una gratificazione.
Habit loop
Per segnale si intende una condizione (ambientale, emotiva, personale) che spinge l’organismo ad una ricerca della gratificazione e quindi il cervello a ricercare quella routine che porterà alla gratificazione.
Per routine si intende l’azione in sé, che può essere fisica, mentale (pensiero) o emotiva (modifiche dello stato d’animo).
La gratificazione è invece la ricompensa che rafforza lo svolgersi della routine.
Ad esempio, nel vizio del fumo: il segnale è la necessità del corpo di assumere nicotina o la voglia di godere di quel momento legato al piacere di fumare; la routine consiste nell’atto del fumare; la gratificazione è, infine, legata al senso di sollievo e relax che la nicotina e l’atto del fumare, arrecano al fumatore.