
“L’unica persona con cui puoi confrontarti è te stesso e il tuo passato”.
S. Freud
Dott.ssa Giusy Di Maio.
“L’unica persona con cui puoi confrontarti è te stesso e il tuo passato”.
S. Freud
Dott.ssa Giusy Di Maio.
Fiamma di fuoco
Fluido conforto ardente
Vibra
Serpente del desiderio, sinuoso corpo caldo
Avvicinati, sfiorami, toccami
Resta
Vento caldo non spegnere il fuoco
Alimenta la fiamma
Vinci la paura
Godi del mistero
Abbracciami
Circondami
Inondami
Dissetami
Bevi il fuoco
Vibra di fantasia
Desidera.
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.
“Chi sa aspettare non deve scendere a compromessi”.
S. Freud
Recuperare il tempo e il piacere dell’attesa..
Dott.ssa Giusy Di Maio.
Termine composto dalla particella PER che aggiunge e conferisce l’idea di durata e SISTERE ovvero fermarsi, formato a sua volta dal raddoppiamento della radice stessa di stare: stare fermo o stare saldo.
Indica il rimanere fermo sulle proprie opinioni o risoluzioni.
Si tratta di qualcosa che resta e lo fa, in maniera più forte, intensa e viva.
Spesso ho ascoltato frasi come “conta solo quel che rimane, quello che persiste, quello che esiste”; sembriamo essere diventati tutti San Tommaso pronti a volere la prova dell’esistenza di qualcosa solo toccandola, sentendola, rendendola presenza.
Presenza vuol dire esistenza.
Persistere vuol dire esistere.
Non lo so. Nelle mie vicende personali non credo sia bastato persistere per esistere; mi è anzi capitato che proprio colui che “si è fermato, esistendo”, non necessariamente fosse statico lì ad esserci in presenza.
Perché allora per esistere qualcosa deve persistere restando ferma?
Il timore che qualcosa si muova, muti e prenda corpo senza la nostra impronta e senza la nostra esistenza spaventa.
Qualcosa che da sola prende vita con la possibilità di scomparire, spaventa.
Se l’Altro esiste ma non persiste, per me, io sono solo.
Tuttavia anche l’Altro ha bisogno di esistere indipendentemente dalla nostra stessa esistenza e talvolta è necessario comprendere che anche quando qualcosa non rimane -fisicamente con noi- può esistere indipendentemente da noi e non per questo, esserci lontana.
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.
“Amo le parole e non mi piace usarle male”.
Antonio Alberto Semi, psicanalista.
Parole tese e sospese.. parole dolci, forti dette a gruppi..
Parole sciolte, libere e incatenate..
Parole distanziate..
Parole fredde, gelide, inconsistenti..
Parole che suonan frammenti..
Parole che creano frasi unite in legami.. dai risvolti spesso poco chiari..
Passato , presente e futuro con loro diventan tutt’uno..
Ho sempre amato il suono delle parole, il mondo fantastico che una produzione sonora prodotta dal concatenarsi di più lettere, può rimandare e/o aprire..
Che sia consonate o dissonante : Buona parola, a tutti.
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.