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Cosa ci spinge a viaggiare? – PODCAST

“Un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati. È il virus del viaggio, malattia sostanzialmente incurabile.”

Ryszard Kapuscinski

All’alba di un nuovo anno, siamo come sempre preda di un’alternanza di emozioni e sentimenti contrastanti. Siamo: pensierosi, speranzosi, preoccupati, malinconici, felici, tristi, ansiosi, curiosi..

Alcuni proveranno un’irrefrenabile voglia di proiettarsi in avanti e agire; altri saranno per lo più legati al pensiero del tempo che passa, come un treno che viaggia sempre in avanti.

Credo che tutti debbano sentirsi viaggiatori/esploratori nella propria vita, perché viaggiare in qualche modo rende più liberi, più leggeri e mentalmente più accoglienti e meno rigidi.

COSA CI SPINGE A VIAGGIARE?

In questa tappa del nostro viaggio andremo lontano, in qualunque luogo, lontani dagli eccessi del quotidiano, dalla frenesia del lavoro e del traffico.

Un luogo altro, un posto del cuore.. viaggiare rende in qualche modo liberi e felici.

Sarà quindi una tappa particolare, perché approfondiremo un po’ la conoscenza di noi stessi, viaggiatori appassionati e curiosi.

Buon ascolto e buon viaggio!

Psicologia del Viaggiatore – In viaggio con la Psicologia – Spreaker Podcast

“Colui che vuole viaggiare felice deve viaggiare leggero”

Antoine de Saint-Exupery
Psicologia del Viaggiatore – In viaggio con la Psicologia – Spotify Podcast

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“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi
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La ricerca e il viaggio..

E se quello di cui abbiamo bisogno e che stiamo cercando è più vicino di quello che pensiamo..?

La ricerca e il viaggio.. – ilpensierononlineare – YoutubeShorts

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi

Psicologia del Viaggiatore

“Non possiamo smettere di esplorare e alla fine della nostra esplorazione arriveremo là da dove siamo partiti e conosceremo quel luogo per la prima volta.

T.S. Elliot

Cos’è che spinge una persona a viaggiare?

Potrei rispondere a questa domanda in questo modo: l’uomo viaggia per andare alla scoperta dell’altro e per scoprire se stesso.

La risposta in apparenza è abbastanza semplice, anche se sono davvero tanti gli aspetti della personalità e del comportamento che mettiamo in gioco durante un viaggio o una vacanza.

Immagine Personale

Ad esempio, per le persone che associano il viaggiare alla scoperta e alla cultura, uno dei motivi che spinge una persona ad intraprendere un viaggio riguarda la propria costruzione identitaria, che avviene attraverso il confronto con l’altro. Per altre persone viaggiare è una vera e propria necessità psicologica primaria.

La differenza tra un turista e un viaggiatore, secondo uno psicologo statunitense Michael Brein, esperto in questo campo, sta nel soddisfacimento dei bisogni. Il turista tenderà infatti a soddisfare soprattutto i bisogni primari (alimentarsi, bere, sesso, pulizia, riposo..) : il viaggiatore invece tenderà a nutrire anche la propria curiosità e il proprio intelletto. La ricompensa per un eventuale fatica sarà prima di tutto mentale o risiederà nel superamento dei propri limiti.

Secondo la branca della Psicologia Sociale che studia il fenomeno del turismo ci sono otto motivazioni di base, che in maniera diversa e in combinazione, possono indurre a muoversi, a viaggiare e a scegliere una destinazione:

  • Motivazioni culturali: apprendere dalle nuove culture nuove cose e accrescere quindi la propria conoscenza di nuove culture;
  • Motivazioni esplorative: per soddisfare il bisogno di vivere nuove esperienze;
  • Ragioni di status: riguarda l’esigenza per alcuni gruppi sociali di esibire le proprie possibilità economiche e quindi fare le stesse esperienze del proprio gruppo sociale di riferimento;
  • Motivazioni fisiologiche: ricerca del benessere psico-fisico con terapie mediche ed estetiche (terme, spa..);
  • Ragioni ambientali: esplorare la natura, posti incontaminati e respirare aria pulita;
  • Ragioni Interpersonali: conoscere nuove persone, farsi nuovi amici e trovare un partner;
  • Motivazioni di “fuga”: staccare la spina per fuggire dalla quotidianità, da situazioni stressanti o molto complesse e problematiche, allontanamento da relazioni in crisi;
  • Ragioni Psicologiche soggettive: riposo, relax, tranquillità. Possibilità di rafforzare legami familiari o magari distaccarsi temporaneamente da essi. Sono per lo più motivazioni legate al vissuto personale e ai bisogni di quel particolare momento.

Insomma, forse ogn’uno di noi ha un motivo particolare per viaggiare e tutti possono vantarne una propria esperienza molto personale e particolare.

La cosa certa è che viaggiare è emozionante..

“Finisce bene quel che comincia male”

dott. Gennaro Rinaldi

Un uomo viaggia…

“Un uomo viaggia per tutto il mondo in cerca di quello di cui ha bisogno e torna a casa per trovarlo”

George Moore
immagine personale – Napoli

A volte ci convinciamo che ciò di cui abbiamo bisogno sia qualcosa da cercare molto lontano dal luogo che ci accoglie. Per qualche ragione sconosciuta, la ricerca di quel bisogno interiore, ci fa viaggiare lontano e girare in lungo e in largo, senza meta.

In realtà quello che cerchiamo spesso è proprio davanti ai nostri occhi, dobbiamo solo avere il coraggio di aprirli e cominciare a guardare.

dott. Gennaro Rinaldi

Mare.

Immagine Personale.

“Son nato a Napoli.. perciò mi piace il mare..”

Cantava Pino Daniele. Il mare per me è sempre stato fondamentale. Non potrei concepire un mondo che non sia circondato da una distesa d’acqua; tutte le città che preferiscono hanno qualcosa in comune con l’acqua.. che sia il più ampio mare o un fiume che le attraversa: senza acqua non so stare.

Riflettevo mentre asciugavo i capelli, su quanto mare ci sia spesso stato tra me e le persone. Il mare connette, rende possibile l’unione e separa.

II mare fa viaggiare.. fa andare in vacanza.. è pieno di sogni e possibilità: sa di enigma pertanto di infinito.

L’acqua trova sempre un modo.. scorre anche se viene bloccata.. mal che vada crea un ingorgo e trovata la via di sfogo, cede alla sua irruenza.

Il mare sa essere sereno e pacifico.. beato.. quieto..

Il mare sa essere aggressivo e impetuoso; sa assumere mille sfumature dello stesso colore di base. Il mare sa chi è.

Tanto mare mi ha spesso diviso dalle persone; tanto mare ha saputo connettermi alle persone. Migliaia di onde e pensieri si sono fusi e confusi nel marasma della schiuma cerebrale che mi porto dietro.

Il mare manca anche se è lì e ti guarda..

Il suono delle onde, resta per me, il più bello mai ascoltato.. prima di lui.. solo un altro suono…

Mal di te https://www.youtube.com/watch?v=FGSlO5Ph6es

“Finisce bene quel che comincia male”.

Dott.ssa Giusy Di Maio.