Anche la Royal Family in terapia! Tre o quattro giorni fa mi balza agli occhi questa notizia, riportata su diverse testate giornalistiche e sui media. Pare che la Regina Elisabetta (94 anni) abbia deciso di intervenire “terapeuticamente” per provare a ricucire i rapporti familiari reali deteriorati, “proponendo” una terapia familiare, con l’aiuto di un professionista. Da indiscrezioni (riportate sempre dalle varie testate giornalistiche) pare che la Regina abbia preso addirittura in considerazione la possibilità dell’utilizzo della videoconferenza, qualora fosse impossibile vedersi da vicino, considerando anche l’emergenza sanitaria in corso.

Da Terapeuta Sistemico Relazionale questa notizia mi rende davvero lusingato della fiducia della Regina nella Psicoterapia e orgoglioso della mia professione.
La terapia familiare è uno strumento molto potente e attraverso diverse tecniche e metodologie può riequilibrare i ruoli e le funzioni all’interno del sistema familiare, migliorando anche i processi di differenziazione dei suoi membri, aiuta a superare e “metabolizzare” le crisi delle varie fasi di sviluppo.
Le famiglie possono, in maniera inconsapevole, condizionare i propri membri attraverso aspettative e “miti”, tramandati dalle passate generazioni. Aspettative insormontabili di “eccellenza” che possono generare nei membri della famiglia situazioni insostenibili e costrittive. L’utilizzo della storia familiare consente, in una terapia familiare di utilizzare e studiare elementi del passato per comprendere i nodi evolutivi delle attuali relazioni connettendoli al presente, a ciò che sta succedendo.

Carl Whitaker sosteneva che “la famiglia sana è dinamica, non statica… la famiglia sana è un sistema in movimento” (C.A. Whitaker e W.M Bumberry, 1989); una famiglia ha bisogno di essere in continuo movimento, deve avere la possibilità di poter sperimentare il cambiamento. Nelle famiglie “sane” le norme agiscono come se fossero un sottofondo, una guida e quindi aiutano il sistema e i membri a crescere; di contro in una famiglia patologica “le norme sono utilizzate per limitare e il cambiamento e lo status quo”.
Possiamo dedurne che un sistema familiare flessibile e dinamico sia più funzionale e più “sano” di uno rigido e gerarchico.
“Solo quando abbiamo la libertà di non appartenere ha significato unirsi a qualcuno. Quindi l’associazione è chiaramente un atto di volizione, una questione di scelta, non un obbligo”
Carl A. Whitaker, “Danzando con la Famiglia”, (1989).

Insomma l’idea della Regina (sempre al passo con i tempi, nonostante l’età) è buona, anzi ottima, ma i risultati della terapia familiare saranno quelli da lei auspicati?
Sarei curioso di essere nei panni del loro terapeuta per vederlo da vicino.
“Finisce bene quel che comincia male”
Dott. Gennaro Rinaldi
Rif. Biblio: “La Terapia Sistemico – Relazionale tra coerenza e strategia”, R. Aurilio – M. Menafro – M.G.A. De Laurentis, Franco Angeli (2015). “Danzando con la Famiglia”, C. A. Whitaker – W.M. Bumberry, Astrolabio (1989).
Buongiorno,
grazie per il tuo articolo, apprendo questa strana informazione che la nostra buona regina d’Inghilterra sogna di curare i legami danneggiati della sua famiglia.
È commovente e sono sorpreso dal processo e soprattutto dalla comunicazione del processo …
È davvero più moderno di quanto vogliamo dire.
E sogniamo che la terapia familiare un giorno diventerà una formalità, una sorta di restyling che ripara.
Per quanto mi riguarda il danno è fatto …
buona giornata
Corinne
grazie google traduzione
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Ciao Corinne! Concordo con te, il danno è fatto e credo che la terapia familiare non asseconderà i desideri della Regina. Ma forse la terapia familiare è l’unica strada per evitare la stagnazione di quel sistema familiare che probabilmente oggi non funziona più.
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spesso siamo portati a pensare che i grandi della Terra, solo per il fatto che vivano nell’agio più totale non abbiano mai problemi, ma spesso sono proprio le persone ricche e famose ad avere più problemi dal punto di vista relazionale, basta guardare tutte le coppie famose quanti divorzi o matrimoni hanno fatto. Spesso noi umili cittadini, con poco o nulla stiamo meglio di loro, non sono i soldi a fare la felicità, ma il modo in cui si affronta la vita di ogni giorno… 😉
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Verissimo Max! Aggiungerei che questo ci fa capire quanto siamo simili nelle difficoltà. Quando sento queste notizie mi viene in mente Totò e la sua poesia “A’ Livella”. Grazie per il commento. Buona serata!
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Wow, this is ‘the news’. Hope for the best!
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Thanks for the feedback! have a good evening.
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E ci voleva una persona di 94 anni per decidere. Brava Elisabetta! Pardon Regina Elisabetta.
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La saggezza degli anziani.. .grazie del commento minghina.
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